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L’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nella vita quotidiana e sul lavoro è in costante crescita e sta diventando sempre più parte integrante di vari settori e aree della vita. L’intelligenza artificiale viene sempre più utilizzata per ottimizzare i processi e aumentare l’efficienza, in particolare nell’ambito delle tecnologie di comunicazione come i chatbot e i voicebot. Nel Canton Ticino, Sophie Hundertmark, esperta di IA generativa e assistente di ricerca presso l’Università di Scienze Applicate e Arti di Lucerna, e Massimiliano Decarli, dottorando specializzato in applicazioni di IA e blockchain nell’economia svizzera, hanno condotto un’indagine per scoprire come vengono utilizzati i servizi di IA, quali sono le preoccupazioni e quali le opportunità derivanti dall’uso di queste tecnologie.
L’obiettivo di questo studio è quello di fornire un quadro completo di come i residenti e i lavoratori del Ticino utilizzano i servizi supportati dall’intelligenza artificiale come ChatGPT e altri chatbot e voicebot e quali sono le loro opinioni riguardo all’utilità e ai rischi di queste tecnologie. I risultati di questo studio forniscono preziose indicazioni sullo stato attuale dell’accettazione e dell’utilizzo dell’IA in Ticino e possono essere utili sia per le aziende che per le istituzioni pubbliche che stanno pianificando o ottimizzando l’implementazione di soluzioni di IA.
Questo articolo è disponibile anche come episodio podcast
Attenzione! Il podcast è stato creato interamente dalla mia assistente AI sulla base del mio contributo – non garantisco che il contenuto non sia corretto.
Situazione iniziale
L’introduzione e l’ulteriore sviluppo dei servizi di intelligenza artificiale, in particolare nell’ambito dell’elaborazione del testo e del parlato, ha compiuto progressi significativi negli ultimi anni. In Svizzera e nel resto del mondo, le aziende si rivolgono sempre più a queste tecnologie per migliorare il servizio clienti, automatizzare le attività di routine e aumentare l’efficienza. In Svizzera, in particolare, le barriere linguistiche e le differenze regionali sono un fattore importante che influenza l’adattamento di queste tecnologie. La lingua italiana e l’influenza formativa della cultura latina in Ticino creano particolari sfide e opportunità per l’implementazione di soluzioni di IA come chatbot e voicebot.
Questo studio fornisce informazioni su come vengono utilizzate queste tecnologie in Ticino, in quali aree vengono utilizzate e quali preoccupazioni esistono riguardo al loro utilizzo. Sono state intervistate 116 persone contattate tramite la rete aziendale LinkedIn e altri canali di social media come WhatsApp, Facebook e Instagram. I risultati dell’indagine forniscono una visione dettagliata delle esperienze degli utenti e gettano le basi per le future ottimizzazioni e adattamenti di queste tecnologie.
Risultati del sondaggio e insegnamenti
1. utilizzi i servizi di AI?
La prima domanda ha analizzato la frequenza di utilizzo dei servizi di AI in Ticino. Le risposte mostrano che i servizi di IA sono già radicati in una parte significativa della popolazione.
- Il 42,6% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare i servizi di IA quotidianamente. Questo gruppo utilizza l’intelligenza artificiale in modo intensivo, probabilmente in settori come la creazione di testi, le traduzioni o la generazione di immagini. L’uso quotidiano indica che i servizi di IA sono integrati nella vita quotidiana degli utenti, soprattutto in contesti professionali o creativi.
- Un gruppo più ampio di intervistati, il 44,7%, utilizza i servizi di intelligenza artificiale, ma raramente. Questo dimostra che, sebbene i servizi di IA siano considerati utili, vengono utilizzati solo in determinate situazioni o per determinati scopi.
- Circa il 12,8% ha dichiarato di non utilizzare i servizi di AI. Ciò indica che c’è ancora un gruppo non trascurabile che non ha accesso alle tecnologie AI o non ne riconosce il potenziale.
Il dato principale è che quasi il 90% degli intervistati utilizza i servizi di intelligenza artificiale, sia quotidianamente che occasionalmente, il che indica una crescente adozione di queste tecnologie.

2. utilizzi i servizi di AI a livello professionale o privato?
La seconda domanda riguarda l’ambito di applicazione dei servizi di IA.
- Il 75,6% degli intervistati utilizza l’IA sia a livello professionale che privato. Questo dato elevato dimostra che i servizi di intelligenza artificiale sono considerati utili in entrambi i settori della vita e vengono utilizzati per aumentare l’efficienza sia sul lavoro che nella vita quotidiana.
- Il 13,4% ha dichiarato di utilizzare l’IA solo in ambito professionale. Ciò indica che i servizi di intelligenza artificiale sono utilizzati in alcune professioni o industrie come strumento per ottimizzare i processi lavorativi.
- L‘11,0% degli intervistati utilizza l’IA solo in ambito privato, il che dimostra che la tecnologia sta acquisendo importanza anche nella sfera personale, ad esempio quando si utilizzano strumenti per la generazione di testi o l’editing di immagini.
Principali informazioni: il fatto che oltre tre quarti degli intervistati utilizzino i servizi di IA sia a livello professionale che privato indica che le soluzioni di IA sono sempre più percepite come strumenti flessibili che possono essere utilizzati in diverse aree della vita.

3. hai utilizzato un chatbot di un’azienda negli ultimi sei mesi?
Questo dimostra che i chatbot sono ormai diffusi e vengono utilizzati dalla maggioranza degli intervistati.
- Il 55,9% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato un chatbot negli ultimi sei mesi. Questo dimostra che i chatbot sono utilizzati come mezzo di comunicazione efficace in molte aziende e sono considerati utili dagli utenti.
- Il 37,6% non ha mai usato un chatbot negli ultimi sei mesi. Questo potrebbe indicare che non esiste la necessità di tali interazioni o che la tecnologia non è ancora percepita come matura.
- Il 6,5% non era sicuro di aver usato un chatbot, il che potrebbe indicare che l’esperienza dell’utente con i chatbot è in parte inconsapevole.
Il dato principale è che più della metà degli intervistati ha utilizzato un chatbot negli ultimi sei mesi, il che indica la crescente adozione di questa tecnologia.

4. i chatbot sono stati in grado di risolvere la maggior parte delle richieste?
Questa domanda chiedeva l’efficacia dei chatbot.
- Il 42,3% degli intervistati ha dichiarato che i chatbot sono in grado di risolvere solo parzialmente le loro richieste. Questo indica un certo livello di soddisfazione, ma anche la necessità di migliorare ulteriormente la tecnologia per gestire meglio le richieste più complesse.
- Il 38,5% degli intervistati ha dichiarato che le proprie richieste di informazioni sono state completamente risolte. Questo dimostra che i chatbot funzionano efficacemente in molti casi, soprattutto per le richieste di routine.
- Il 19,2% degli intervistati si è dichiarato insoddisfatto perché le sue richieste non sono state risolte. C’è ancora una chiara necessità di ottimizzazione per migliorare l’esperienza del cliente.
La principale lezione appresa è che i chatbot sono spesso utili, ma non sono ancora in grado di soddisfare pienamente le aspettative degli utenti in tutti i casi.
5. hai utilizzato un voicebot di un’azienda negli ultimi sei mesi?
I voicebot sembrano essere meno diffusi dei chatbot:
- Il 67,4% degli intervistati non ha mai utilizzato un voicebot. Ciò suggerisce che i voicebot sono meno diffusi o sono visti come meno utili.
- Il 22,5% degli intervistati ha utilizzato un voicebot, il che dimostra che i voicebot stanno acquisendo importanza in alcuni casi, ad esempio nel servizio clienti.
- Il 10,1% non era sicuro di aver usato un voicebot, il che forse indica che l’interazione con i voicebot non è sempre chiaramente riconoscibile.
L’apprendimento principale è che i voicebot sono utilizzati meno frequentemente rispetto ai chatbot e potrebbero ancora aver bisogno di acquisire consapevolezza ed efficacia.

6. i robot vocali potrebbero risolvere la maggior parte dei problemi?
La questione dell’efficacia dei voicebot dimostra che c’è ancora margine di miglioramento.
- Il 50% degli intervistati ha dichiarato che i voicebot possono risolvere solo parzialmente i loro problemi. Questo dimostra che la tecnologia non è ancora completamente sviluppata e spesso non è in grado di elaborare completamente le richieste complesse.
- Il 20% degli intervistati si è detto soddisfatto dei voicebot e ha dichiarato che i propri problemi sono stati risolti. Questo dimostra che i robot vocali possono essere utili in casi d’uso specifici e ben definiti.
- Il 30% degli intervistati è insoddisfatto perché i suoi problemi non sono stati risolti. C’è ancora un notevole potenziale di miglioramento nella tecnologia dei robot vocali.
L’apprendimento principale: i robot vocali hanno ancora qualche ostacolo nell’applicazione, soprattutto quando si tratta di risolvere query complesse. I miglioramenti nell’elaborazione del parlato e nella qualità dell’interazione potrebbero contribuire ad affermare ulteriormente questa tecnologia.
Come si colloca il Ticino rispetto al resto della Svizzera?
I risultati dello studio ticinese sono simili a quelli di indagini analoghe condotte in altre regioni svizzere, in particolare gli studi di Sophie Hundertmark e dell’Università di Scienze Applicate e Arti di Lucerna (HSLU). Questi studi mostrano un livello di utilizzo dell’IA altrettanto elevato, in particolare nell’area dei chatbot. Anche in questo caso, la maggioranza degli intervistati ha dichiarato di utilizzare l’IA sia a livello professionale che privato. Le differenze sono minime, il che dimostra che il Ticino non si differenzia molto dalle altre regioni della Svizzera in termini di accettazione e utilizzo dei servizi di intelligenza artificiale.
Queste somiglianze suggeriscono che la tecnologia crea modelli simili in tutto il paese. Sia nei centri urbani come Zurigo che nelle zone più rurali come il Ticino, le persone si rivolgono sempre più spesso all’intelligenza artificiale per semplificare la loro vita quotidiana o per rendere più efficienti i processi lavorativi. Anche le preoccupazioni, in particolare per quanto riguarda la protezione dei dati e l’accuratezza delle risposte fornite dai sistemi di intelligenza artificiale, sono simili in tutte le regioni della Svizzera. Questo dimostra che la fiducia nella tecnologia deve continuare a crescere prima di essere completamente integrata in tutti gli ambiti della vita.
Riassunto dei risultati dello studio
I risultati sull’utilizzo dei servizi di IA in Ticino sono chiari: quasi il 90% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare i servizi di IA, con la maggioranza divisa in due gruppi. Il 42,6% degli intervistati utilizza l’IA quotidianamente, mentre il 44,7% lo fasolo raramente. Questo indica che l’IA è già profondamente integrata nella vita quotidiana, sia per scopi professionali che privati. Tuttavia, c’è anche una minoranza(12,8%) che non utilizza i servizi di IA, il che potrebbe indicare una certa reticenza digitale o una mancanza di familiarità con la tecnologia.
Il fatto che il 75,6% degli intervistati utilizzi l’IA sia a livello professionale che privato è particolarmente sorprendente. Questo dimostra che l’IA non viene utilizzata solo come strumento di assistenza personale, ma anche per aumentare l’efficienza professionale. La percentuale di coloro che utilizzano l’IA solo a livello professionale(13,4%) o privato(11,0%) è relativamente bassa. Ciò depone a favore della flessibilità della tecnologia e della sua rilevanza in contesti diversi.
Anche l’accettazione dei chatbot è notevole. Il 55,9% degli intervistati ha utilizzato un chatbot negli ultimi sei mesi. Questo dimostra che i chatbot stanno diventando sempre più importanti nell’esperienza del cliente e sono visti come utili dagli utenti. Tuttavia, c’è ancora margine di miglioramento: il 42,3% degli intervistati ha dichiarato che i chatbot sono stati in grado di risolvere solo parzialmente le loro richieste, mentre il 38,5% ha affermato che le loro richieste sono state completamente risolte. Questo dimostra che i chatbot funzionano già in modo efficace in molte aree, ma hanno ancora dei punti deboli nei compiti più complessi.
I voicebot, invece, sono meno diffusi: il 67,4% degli intervistati ha dichiarato di non aver usato un voicebot negli ultimi sei mesi, il che indica un livello di accettazione inferiore o un minor numero di utilizzi possibili. Tuttavia, coloro che hanno utilizzato i voicebot hanno dimostrato che spesso sono utili, ma sono stati in grado di risolvere completamente i problemi degli utenti solo nel 20% dei casi. Il 50% degli intervistati ha dichiarato che i loro problemi sono stati risolti solo in parte, il che indica che i voicebot hanno ancora un po’ di strada da fare in termini di ulteriore sviluppo.
Istruzioni per cittadini, aziende e politici ticinesi
Sulla base dei risultati dello studio, ci sono istruzioni concrete per i cittadini ticinesi, i politici, le autorità e le aziende. Queste raccomandazioni dovrebbero contribuire a promuovere ulteriormente l’uso dei servizi di IA e, allo stesso tempo, ad affrontare le sfide esistenti.
1. istruzioni per i cittadini del Ticino
- Promozione dell’educazione digitale: Il fatto che il 12,8% degli intervistati non utilizzi i servizi di IA indica che ci sono ancora delle lacune nella conoscenza o delle riserve su questa tecnologia. I cittadini dovrebbero essere incoraggiati a familiarizzare con le basi dell’intelligenza artificiale e le sue applicazioni. Workshop, corsi online e conferenze pubbliche potrebbero aiutare ad approfondire la comprensione delle possibilità e dei limiti dell’IA.
- Uso consapevole dell’IA nella vita di tutti i giorni: i cittadini dovrebbero essere incoraggiati a integrare maggiormente l’IA nella loro vita quotidiana, sia per aumentare l’efficienza che per semplificare le attività quotidiane. Lo studio mostra che il 75,6% degli utenti utilizza l’IA sia a livello professionale che privato, il che indica che questa tecnologia può essere utilizzata in modo flessibile. Un uso consapevole potrebbe semplificare e ottimizzare ulteriormente la vita quotidiana di molte persone.
- Educazione alla protezione e alla sicurezza dei dati: poiché la protezione dei dati è una delle maggiori preoccupazioni quando si utilizzano i servizi di IA, i cittadini dovrebbero essere informati meglio sulle precauzioni di sicurezza e sulla protezione dei loro dati. Le iniziative che promuovono l’uso sicuro dell’IA e la protezione delle informazioni personali potrebbero rafforzare ulteriormente la fiducia degli utenti nella tecnologia.
2. istruzioni per i politici e le autorità del Ticino
- Investimenti nelle infrastrutture digitali: per migliorare l’accesso alle tecnologie dell’IA per tutti i cittadini, i politici e le autorità devono continuare a investire nelle infrastrutture digitali. Questo include l’espansione di internet a banda larga e l’accesso ai dispositivi digitali. Una migliore infrastruttura consentirebbe anche al gruppo del 12,8% che attualmente non utilizza i servizi di IA di esplorare e utilizzare queste tecnologie.
- Promozione di programmi educativi per l’IA: i politici dovrebbero investire maggiormente in programmi educativi che introducano i cittadini di tutte le fasce d’età all’uso dei servizi di IA. Poiché gli intervistati hanno chiarito che la tecnologia viene utilizzata sia a livello privato che professionale, le scuole, le università e gli istituti di formazione dovrebbero offrire corsi specifici di IA per promuovere l’accettazione e la comprensione di questa tecnologia.
- Regolamentazione e formazione sui rischi dell’IA: Per contrastare le preoccupazioni relative alla protezione dei dati e all’accuratezza delle risposte dell’IA, è necessario sviluppare e comunicare norme legali chiare sull’uso dell’IA e sulla protezione dei dati personali. I politici devono garantire che i servizi di IA siano utilizzati in modo responsabile e che offrano ai cittadini il massimo livello di sicurezza.
3. istruzioni per le aziende in Ticino
- Integrazione dell’IA nei processi aziendali: I risultati dello studio mostrano che il 55,9% degli intervistati ha utilizzato un chatbot negli ultimi sei mesi. Le aziende ticinesi dovrebbero sfruttare questi risultati per concentrarsi maggiormente sulle interazioni con i clienti supportate dall’intelligenza artificiale. Utilizzando i chatbot e i voicebot, le aziende possono aumentare l’efficienza del loro servizio clienti e automatizzare le attività di routine. L’ulteriore sviluppo di queste tecnologie potrebbe anche aiutare i chatbot a risolvere completamente le domande più complesse, cosa che attualmente avviene solo per il 38,5% degli utenti.
- Sviluppo di voicebot per casi d’uso specifici: Sebbene i voicebot siano meno comuni, hanno un potenziale in alcuni settori. Le aziende dovrebbero continuare a sviluppare la tecnologia dei voicebot per risolvere meglio i problemi dei clienti. I risultati dello studio mostrano che i voicebot hanno successo solo in parte nel 50% dei casi. In particolare, le aziende dovrebbero concentrarsi su una migliore elaborazione della voce e su un’interazione più naturale per aumentare la soddisfazione dei clienti.
- Creare fiducia attraverso la protezione dei dati: alla luce delle preoccupazioni degli intervistati sulla protezione dei dati, le aziende dovrebbero implementare politiche di sicurezza dei dati trasparenti. Comunicando chiaramente come vengono utilizzati e protetti i dati personali, le aziende possono rafforzare la fiducia dei clienti nei servizi di IA e quindi promuoverne ulteriormente l’accettazione.
In sintesi, si può affermare che l’uso dell’IA in Ticino è sulla buona strada, ma può continuare a migliorare ed espandersi. Attraverso iniziative educative mirate, infrastrutture migliori e tutele legali, politici, aziende e cittadini possono collaborare per garantire che i servizi di IA non solo diventino più comuni, ma anche più efficienti e sicuri.
Domande sullo studio dell’intelligenza artificiale?
Sophie Hundertmark è a disposizione per ulteriori domande sullo studio o su argomenti legati all’intelligenza artificiale tramite messaggi WhatsApp o e-mail.
Questo articolo è disponibile anche come episodio podcast
Attenzione! Il podcast è stato creato interamente dalla mia assistente AI sulla base del mio contributo – non garantisco che il contenuto non sia corretto.
Intelligenza artificiale in Ticino: uno studio rivela tendenze e potenzialità
L’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nella vita quotidiana e professionale sta crescendo rapidamente ed è diventato parte integrante di diverse aree e ambizioni della vita. In particolare nel campo delle tecnologie di comunicazione, come chatbot e voicebot, l’IA viene utilizzata sempre di più per ottimizzare i processi e aumentare l’efficienza. Nel Canton Ticino, Sophie Hundertmark, esperta nel campo dell’IA generativa e ricercatore associato presso l’Università di Lucerna, e Massimiliano Decarli, dottorando con focus sulle applicazioni di IA e blockchain nell’economia svizzera, hanno condotto un sondaggio per scoprire come vengono utilizzati i servizi di IA, quali sono le preoccupazioni e le opportunità derivanti dall’applicazione di queste tecnologie.
Lo scopo di questo studio è fornire un quadro completo di come i residenti e i lavoratori del Ticino utilizzano i servizi basati sull’IA, som chatbot e voicebot, e quali sono le loro opinioni sull’utilità e i rischi di queste tecnologie. I risultati di questo studio offrono preziose informazioni sullo stato attuale dell’accettazione e dell’utilizzo dell’IA in Ticino e possono essere utili sia per le aziende che per le istituzioni pubbliche che intendono pianificare o ottimizzare l’implementazione di soluzioni di IA.
Contesto
L’introduzione e lo sviluppo di servizi informatici, in particolare nell’ambito dello sviluppo testuale e linguistico, hanno fatto notevoli progressi negli ultimi anni. In Svizzera, come nel resto del mondo, le aziende si rivolgono sempre più a queste tecnologie per migliorare il servizio clienti, automatizzare le attività di routine e aumentare l’efficienza. In Svizzera, le barriere linguistiche e le differenze regionali sono un fattore importante che influenza l’adozione di queste tecnologie. In Ticino, dove l’italiano è la lingua principale, l’implementazione di soluzioni IA come chatbot e voicebot presenta particolari vantaggi e opportunità. La lingua italiana e la forte influenza della cultura latina in Ticino creano sfide e opportunità uniche per l’implementazione di soluzioni di IA come chatbot e voicebot.
Questo studio fa luce su come queste tecnologie vengono utilizzate in Ticino, in quali aree vengono impiegate e quali sono le preoccupazioni relative al loro utilizzo. Il sondaggio ha coinvolto 116 persone contattate tramite il social network professionale LinkedIn, WhatsApp, Facebook e Instagram. I risultati del sondaggio offrono una visione dettagliata delle esperienze degli utenti e gettano le basi per future ottimizzazioni e adattamenti di queste tecnologie.
Risultati del sondaggio e principali insegnamenti
1. hai utilizzato i servizi di IA?
La prima domanda ha esaminato la frequenza con cui vengono utilizzati i servizi di IA in Ticino. Le risposte mostrano che i servizi di IA sono già radicati in una parte significativa della popolazione.
- Il 42,6% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare i servizi di IA quotidianamente. Questo gruppo utilizza l’IA in modo intenso, probabilmente in aree come la creazione di testi, le traduzioni o la generazione di immagini. L’uso quotidiano suggerisce che i servizi di IA sono integrati nella vita quotidiana degli utenti, in particolare in contesti professionali o creativi.
- Un gruppo più ampio, pari al 44,7% degli intervistati, utilizza i servizi di IA, ma piuttosto raramente. Ciò dimostra che, sebbene i servizi di IA siano considerati utili, vengono utilizzati solo in determinate situazioni o per scopi specifici.
- Circa il 12,8% ha dichiarato di non utilizzare alcun servizio di IA. Ciò indica che esiste ancora un gruppo di persone non trasparenti che non hanno accesso a tutte le tecnologie IA o non ne riconoscono il potenziale.
Il principale insegnamento qui è che quasi il 90% degli intervistati utilizza i servizi di IA, quotidianamente o occasionalmente, il che indica una crescente accettazione di queste tecnologie.

2. hai utilizzato i servizi di IA a livello professionale o privato?
La seconda domanda riguarda l’ambito di applicazione dei servizi di IA.
- Il 75,6% degli intervistati utilizza l’IA sia a livello professionale che privato. Questa alta percentuale dimostra che i servizi di IA sono considerati utili in tutti gli ambiti della vita e vengono utilizzati per aumentare l’efficienza sia sul posto di lavoro che nella vita quotidiana.
- Il 13,4% ha dichiarato di utilizzare l’IA solo in ambito professionale. Ciò suggerisce che i servizi di IA sono utilizzati in alcune professioni o settori come strumento per ottimizzare i processi lavorativi.
- L’11,0% degli intervistati utilizza l’IA solo privatamente, il che dimostra che la tecnologia sta acquisendo importanza anche nella sfera personale, ad esempio nell’utilizzo di strumenti per la generazione di testi o l’elaborazione delle immagini.
Insegnamento principale: il fatto che oltre tre quarti degli intervistati utilizzi i servizi di IA sia a livello professionale che indicato che privato indica che le soluzioni di IA vengono sempre più percepite come strumenti flessibili che possono essere applicati in diversi ambiti della vita.

3. hai utilizzato un chatbot di un’azienda negli ultimi sei mesi?
Qui si evince che i chatbot sono ormai diffusi e vengono utilizzati dalla maggioranza degli intervistati.
- Il 55,9% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato un chatbot negli ultimi sei mesi. Questo dimostra che i chatbot vengono utilizzati come mezzo di comunicazione efficace in molti settori e sono considerati utili dagli utenti.
- Il 37,6% non ha utilizzato un chatbot negli ultimi sei mesi. Ciò potrebbe indicare che o non c’è bisogno di tali interazioni o che la tecnologia non è ancora percepita come matura.
- Il 6,5% non era sicuro di aver utilizzato un chatbot, il che potrebbe suggerire che l’esperienza utente con i chatbot avviene in parte inconsciamente.
Il principale insegnamento qui è che più della metà degli intervistati ha utilizzato un chatbot negli ultimi sei mesi, il che indica la crescente accettazione di questa tecnologia.

4. i chatbot sono stati in grado di risolvere la maggior parte delle richieste?
In questa domanda è stata valutata l’efficacia dei chatbot.
- Il 42,3% degli intervistati ha dichiarato che i chatbot sono stati in grado di risolvere le loro richieste solo parzialmente. Questo indica un certo livello di soddisfazione, ma anche la necessità di migliorare ulteriormente la tecnologia per gestire le richieste più complete.
- Il 38,5% degli intervistati ha dichiarato che le proprie richieste sono state risolte completamente. Ciò dimostra che i chatbot funzionano efficacemente in molti casi, in particolare per le richieste di routine.
- Il 19,2% degli intervistati era insoddisfatto perché le proprie richieste non sono state risolte. Qui c’è ancora un chiaro bisogno di ottimizzazione per migliorare l’esperienza del cliente.
Il principale insegnamento è che, sebbene i chatbot siano spesso utili, sono ancora in grado di soddisfare pienamente le aspettative degli utenti in tutti i casi.
Hai utilizzato un voicebot di un’azienda negli ultimi sei mesi?
I voicebot sembrano essere meno diffusi rispetto ai chatbot:
- Il 67,4% degli intervistati non ha utilizzato un voicebot. Ciò suggerisce che i voicebot sono meno diffusi o considerati meno utili.
- Il 22,5% degli intervistati ha utilizzato un voicebot, il che dimostra che i voicebot stanno acquisendo importanza in determinati casi, ad esempio nel servizio clienti.
- Il 10,1% non era sicuro di aver utilizzato un voicebot, il che potrebbe indicare che l’interazione con i voicebot non è sempre chiaramente riconoscibile.
Il messaggio principale è che i voicebot sono meno utilizzati dei chatbot e possono comunque migliorare la popolarità e l’efficienza.

I voicebot sono stati in grado di risolvere la maggior parte dei problemi?
La domanda sull’efficacia dei voicebot mostra che c’è ancora del potenziale di miglioramento.
- Il 50% degli intervistati ha dichiarato che i voicebot sono stati in grado di risolvere i loro problemi solo parzialmente. Questo dimostra che la tecnologia non è ancora matura e non è ancora in grado di soddisfare tutti i requisiti.
- Il 20% degli intervistati era soddisfatto dei voicebot e ha dichiarato che i propri problemi sono stati risolti. Questo dimostra che i robot vocali possono essere utilizzati in casi specifici e ben definiti.
- Il 30% degli intervistati era insoddisfatto perché i propri problemi non sono stati risolti. Qui si evidenzia un chiaro potenziale di miglioramento per la tecnologia voicebot.
Sintesi dei risultati dello studio
I risultati sull’utilizzo dei servizi di IA in Ticino sono chiari: quasi il 90% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare i servizi di IA, con la maggioranza che si divide in due gruppi. Il 42,6% degli intervistati utilizza l’IA quotidianamente, mentre il 44,7% lo fa solo raramente. Ciò suggerisce che l’IA è già profondamente integrata nella vita quotidiana, sia a livello professionale che privato. Tuttavia, c’è anche una minoranza (12,8%) che non utilizza i servizi di IA, il che potrebbe indicare una certa reticenza digitale o una mancanza di familiarità con la tecnologia.
Particolarmente evidente è il fatto che il 75,6% degli intervistati utilizza l’IA sia a livello professionale che privato. Questo dimostra che l’IA non è solo uno strumento di supporto personale, ma viene utilizzata anche per aumentare l’efficienza professionale. La percentuale di coloro che utilizzano l’IA esclusivamente a livello professionale (13,4%) o solo privatamente (11,0%) è relativamente bassa. Questo testimonia la flessibilità della tecnologia e la sua capacità di essere utilizzata in vari contesti.
Anche l’accettazione dei chatbot è notevole. Il 55,9% degli intervistati ha utilizzato un chatbot negli ultimi sei mesi. Questo dimostra che i chatbot stanno diventando sempre più importanti nella customer experience e sono considerati utili dagli utenti. Tuttavia, c’è ancora un potenziale di miglioramento: il 42,3% degli intervistati ha dichiarato che i chatbot sono stati in grado di risolvere le loro richieste solo parzialmente, mentre il 38,5% ha dichiarato che le proprie richieste sono state risolte completamente. Questo dimostra che i chatbot stanno già lavorando in modo efficiente in molte aree, ma sono ancora carenti nelle attività più complesse.
I voicebot, invece, sono meno diffusi: il 67,4% degli intervistati ha dichiarato di non aver utilizzato un voicebot negli ultimi sei mesi, il che indica una minore accettazione o un minor numero di applicazioni. Tuttavia, tra coloro che hanno utilizzato i voicebot, emerge che sono spesso utili, ma solo nel 20% circa dei casi sono stati in grado di risolvere completamente i problemi degli utenti. Il 50% degli intervistati ha dichiarato che i propri problemi sono stati risolti solo parzialmente, il che suggerisce che i voicebot hanno ancora bisogno di essere sviluppati ulteriormente.
Conclusione
Questo studio sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) in Ticino fornisce spunti interessanti e illuminanti. Di conseguenza, le tecnologie IA come i chatbot e i voicebot stanno diventando sempre più importanti in questa regione e vengono utilizzate in vari ambiti della vita. Un risultato particolarmente interessante è che i modelli di utilizzo in Ticino non differiscono quasi per nulla da quelli di altre regioni della Svizzera. Successivamente, verranno analizzati i principali risultati dello studio prima di formulare delle conclusioni per i cittadini, le aziende, i politici e le autorità del Ticino.
Istruzioni per cittadini, aziende e politici in Ticino
Sulla base dei risultati dello studio, emergono linee guida concrete per i cittadini, i politici e le autorità svizzere, nonché per le aziende. Queste modifiche mirano a promuovere ulteriormente l’uso dei servizi informatici e, allo stesso tempo, a combattere i rischi esistenti.
1. linee guida per i cittadini ticinesi
- Promozione dell’educazione digitale: il fatto che il 12,8% degli intervistati non utilizzi i servizi di IA suggerisce che ci sono ancora lacune di conoscenza o riserve nei confronti di questa tecnologia. I cittadini dovrebbero essere incoraggiati a familiarizzare con i principi di base dell’intelligenza artificiale e le sue applicazioni. Workshop, corsi online e conferenze pubbliche potrebbero contribuire ad approfondire la comprensione delle possibilità e dei limiti dell’IA.
- Utilizzo consapevole dell’IA nella vita quotidiana: i cittadini dovrebbero essere incoraggiati a integrare maggiormente l’IA nella loro vita quotidiana, sia per aumentare l’efficienza che per semplificare le attività quotidiane. Lo studio dimostra che il 75,6% degli utenti utilizza l’IA sia a livello professionale che privato, il che indica che questa tecnologia può essere utilizzata in modo flessibile. Un utilizzo consapevole potrebbe semplificare e ottimizzare ulteriormente la vita quotidiana di molte persone.
- Sensibilizzazione sulla protezione dei dati e sulla sicurezza: poiché la protezione dei dati è una delle maggiori preoccupazioni legate all’utilizzo dei servizi di IA, i cittadini dovrebbero essere meglio informati sulle misure di sicurezza e sulla protezione dei loro dati. Le iniziative che promuovono l’uso sicuro dell’IA e la protezione delle informazioni personali potrebbero raffiorare ulteriormente la fiducia degli utenti nella tecnologia.
2. linee guida per la politica e le autorità ticinesi
- Investire nelle infrastrutture digitali: per migliorare l’accesso alle tecnologie IoT per tutti i cittadini, i politici e le autorità devono continuare a investire nelle infrastrutture digitali. Questo include l’espansione della banda lunga e l’accesso ai dispositivi digitali. Un’infrastruttura migliore consentirebbe anche al gruppo del 12,8% che attualmente non utilizza i servizi di IA di esplorare e utilizzare queste tecnologie.
- Promozione di programmi di formazione sull’IA: la politica dovrebbe investire maggiormente in programmi di formazione che introducano i cittadini di tutte le età all’uso dei servizi di IA. Sebbene gli intervistati abbiano chiaramente indicato che la tecnologia viene utilizzata sia a livello privato che professionale, le scuole, le università e gli istituti di formazione continua dovrebbero offrire corsi specifici sull’IA per promuovere l’accettazione e la comprensione di questa tecnologia.
- Regolamentazione e informazione sui rischi dell’IA: per affrontare le preoccupazioni relative alla protezione dei dati e alla correttezza delle risposte dell’IA, è necessario sviluppare e comunicare chiare normative sull’utilizzo dell’IA e sulla protezione dei dati personali. La politica deve garantire che i servizi informatici siano utilizzati in modo responsabile e che offrano ai cittadini il massimo livello di sicurezza.
3. linee guida per le aziende ticinesi
- Integrazione dell’IA nei processi aziendali: i risultati dello studio mostrano che il 55,9% degli intervistati ha utilizzato un chatbot negli ultimi sei mesi. Le aziende in Ticino dovrebbero sfruttare questi risultati per puntare maggiormente sulle interazioni con i clienti basate sull’IA. Attraverso l’uso di chatbot e voicebot, le aziende possono aumentare l’efficienza del servizio clienti e automatizzare le attività di routine. L’ulteriore sviluppo di queste tecnologie potrebbe anche contribuire a far sì che i chatbot eliminino completamente le richieste più complesse, cosa che attualmente avviene solo per il 38,5% degli utenti.
- Sviluppo di voicebot per casi d’uso specifici: sebbene i voicebot siano meno diffusi, hanno un potenziale in determinati settori. Le aziende dovrebbero continuare a sviluppare la loro tecnologia voicebot per risolvere meglio i problemi dei loro clienti. I risultati dello studio mostrano che i voicebot hanno successo solo parzialmente nel 50% dei casi. In questo caso, le aziende dovrebbero puntare in particolare su una migliore elaborazione del linguaggio e su un’interazione più naturale.
- Creare fiducia attraverso la protezione dei dati: viste le preoccupazioni degli intervistati in merito alla protezione dei dati, le aziende dovrebbero implementare politiche trasparenti sulla sicurezza dei dati. Attraverso una comunicazione chiara su come i dati personali vengono utilizzati e protetti, le aziende possono rafforzare la fiducia dei clienti nei servizi di IA e quindi promuoverne ulteriormente l’accettazione.
In sintesi, si può affermare che l’uso dell’AI in Ticino è sulla buona strada, ma può ancora essere migliorato e ampliato. Iniziative di formazione interessanti, infrastrutture migliori e garanzie legali permetteranno a politici, imprese e cittadini di lavorare insieme per rendere i servizi di IA non solo più convenienti, ma anche più efficienti e sicuri.
Domande sullo studio o sull’intelligenza artificiale?
Sophie Hundertmark è a disposizione per ulteriori domande sullo studio o su argomenti legati all’intelligenza artificiale tramite messaggio WhatsApp o e-mail.
Questo articolo è disponibile anche come episodio podcast
Attenzione! Il podcast è stato creato interamente dal mio assistente AI sulla base del mio contributo – non si garantisce che il contenuto non sia corretto.
*L’applicazione svizzera di intelligenza artificiale SwissGPT è stata utilizzata per rivedere il contenuto di questo testo e per tradurre singoli passaggi del testo.
Per creare l’immagine di copertina è stato utilizzato Leonardo.ai.
*L’applicazione svizzera di intelligenza artificiale SwissGPT è stata utilizzata per rivedere il contenuto di questo testo e per tradurre singoli passaggi del testo.
Per creare l’immagine di copertina è stato utilizzato Leonardo.ai.